IL DILAISMO

GIULIANA GERONAZZO

IL MANIFESTO

A Bologna è nato “Trasparenzestetiche”, un progetto-manifesto per la trasparenza estetica, il “DiLaismo” (vedere di là) promosso da tre artisti che da molti anni utilizzano, per la creazione delle proprie opere, materiali artificiali, e dunque inesistenti in natura, apparentemente freddi e inerti, il più tradizionale è sicuramente il vetro, utilizzato addirittura da secoli per attività produttive e decorative. Ma oggi l’universo dei materiali è ricco di tanti altri prodotti artificiali, come i vari tipi di plastiche e persino di scarti dei processi lavorativi artigianali e industriali. Grazie all’intervento creativo questi si trasformano in qualcosa di vivo, capace di esprimere in modo riconoscibile le ispirazioni interiori di ciascun artista, dando corpo a forme nuove e originali, quasi sempre sorprendenti ed esteticamente affascinanti.

Insomma, gli artisti di “Trasparenzestetiche” rendono esplicito il loro intendimento di muoversi in direzione opposta a quella delle “nature morte”, in cui i pittori cercavano di rappresentare il passaggio di qualcosa che era vivo verso la sua dissoluzione, proprio nel momento in cui l’oggetto che si trasfigura conserva ancora un grado di riconoscibilità e di iconicità.

Qui, al contrario, una materia creata solo con finalità produttive diventa essa stessa mezzo per dar corpo e immagine al mondo interiore dell’artista.

Ed è certamente sorprendente constatare come grazie a questa autentica capacità creativa l’opera d’arte riesca infine a incantare lo spettatore che non si trova più davanti a un materiale inerte, nato per altri scopi, ma a qualcosa di vivo e di bello.

Così ciò che era grigio diventa colorato, ciò che era opaco diventa lucido, ciò che era cinereo diventa fiammante, ciò che era stagnante diventa un flusso scorrevole, ciò che era terrestre diventa celeste.

E’ il modo in cui gli artisti “dilaisti” puntano ad esprimere al meglio, nel nostro mondo dominato dalla tecnica, la natura irriducibilmente demiurgica della creazione estetica.

Carlo Monaco

IO E IL DILAISMO

Sento di appartenere al Dilaismo perchè il prodotto che utilizzo (il vetro Flot) è un prodotto artificiale, che possiamo avere soltanto attraverso l’industria. La ricerca della trasparenza mi è consentita proprio attraverso questo materiale che, per quanto colorato, lascia sempre degli spazi all’immaginazione di chi guarda. Non ultima la possibilità di andare oltre la lettura e oltre lo spessore del vetro, ci riporta nell’ambito della magia dell’interpretazione delle opere che ci troviamo di fronte.

Giuliana Geronazzo